Da Monet a Matisse, il modernismo francese a Padova

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Natura morta con tazza blu, Renoir

Sono tutte le sfumature del modernismo francese a convogliare nell’affascinante mostra “Da MONET a MATISSE. French Moderns, 1850–1950” promossa da Fondazione Bano e allestita nelle sale di Palazzo Zabarella a Padova dal prossimo 16 dicembre fino al 12 maggio 2024.

Un’esposizione che punta i riflettori su uno dei periodi artistici più prolifici di sempre attraverso 59 opere provenienti dalla collezione europea del Brooklyn Museum, realizzate dai principali artisti dell’epoca, sia quelli di origine francese, sia quelli che si sono formati e hanno esposto in Francia: Pierre Bonnard, William Bouguereau, Gustave Caillebotte, Paul Cézanne, Marc Chagall, Jean-Baptiste-Camille Corot, Gustave Courbet, Edgar Degas, Fernand Léger, Henri Matisse, Claude Monet, Berthe Morisot, Gabriele Münter, Pierre-Auguste Renoir, Odilon Redon, Yves Tanguy, Édouard Vuillard, Auguste Rodin e molti altri.

Come curatori della selezione delle opere d’arte e di scultura esposte, due membri del talentuoso staff del museo newyorkese: Lisa Small, Curator Senior di Arte Europea, e Richard Aste, ex Curatore di Arte Europea.

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Madame Boursier e sua figlia, Morisot

“Da MONET a MATISSE. French Moderns, 1850–1950”, intende celebrare la Francia come fulcro del modernismo internazionale, raccontando, tramite un sorprendente percorso articolato in stanze tematiche differenti, quell’affascinante secolo della storia dell’arte in cui gli artisti cominciarono ad allontanarsi dalla tradizione artistica accademica per concentrarsi su soggetti della vita quotidiana.

Le opere dei 45 maestri esposte rappresentano infatti i movimenti d’avanguardia che hanno sancito un passaggio formale e concettuale dalla rappresentazione del pittorico all’evocazione dell’idea, da un focus sul naturalismo all’ascesa dell’astrazione. La mostra include allora esempi di realismo, impressionismo, post-impressionismo, simbolismo, fauvismo, cubismo e surrealismo – emersi a Parigi e dintorni tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo, diventati ben presto parte del canone occidentale dominante.

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Alta marea a Pourville, Monet

Le 4 sezioni della mostra

“Da MONET a MATISSE. French Moderns, 1850–1950” si articola in quattro sezioni: Paesaggio, Natura morta, Ritratti e figure, e Il Nudo. Inizia con i pittori accademici, come Gérôme e Bouguereau, il cui meticoloso realismo e i cui soggetti tradizionali erano conformi ai canoni artistici del XIX secolo. Accoglie poi la generazione di pittori come Millet e Boudin, che usavano pennellate più sciolte per rappresentare soggetti meno convenzionali, come le spiagge della Normandia e i contadini e le loro greggi nei dintorni di Parigi, e presenta i lavori di Sisley e Pissarro che descrivono le prove, gli errori e le innovazioni del primo modernismo.

Da non perdere gli impressionisti, guidati da Monet, Renoir, Cézanne e Degas, che hanno rivoluzionato le convenzioni sia del soggetto che dello stile, immortalando su tela scene quotidiane con colori vivaci e pennellate espressive. La generazione successiva spinse ulteriormente i confini dell’arte, permettendo al colore, alla forma e alla pennellata di avere la precedenza sul soggetto.

Con opere di Matisse, Bonnard, Chagall e molti altri che si trasferirono a Parigi all’inizio del XX secolo, l’esposizione mostra l’evoluzione dell’arte espressionista e non oggettiva rispetto agli esperimenti del XIX secolo e, accogliendo le opere di Rodin, Degas e altri autori, testimonia l’estendersi della liberazione della forma dalla pittura alla scultura.

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Il mercante di tappeti del Cairo, Gérôme
degas
Donna nuda che si asciuga, Degas
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Palazzo del Parlamento, effetto della luce solare, Monet
boldini
Ritratto di signora, Boldini
cezanne
Il villaggio di Gardanne, Cézanne