“Hacer, para no ser”: la riflessione di Cesar Nunez sulla condizione umana

unno gallery cesar nunez

Il design monolitico dei biomateriali si fa ancora una volta veicolo per l’espressione artistica, andando a costituire il cuore pulsante dell’installazione site specific firmata da Cesar Nunez in occasione di Mexico City Art Week, in scena dal 7 all’11 febbraio 2024 nella capitale messicana, in concomitanza con la fiera d’arte contemporanea ZONAMACO.

Promossa da UNNO, la galleria fondata da Maria Dolores Uribe e Laura Abe Vettoretti focalizzata sul design latinoamericano, “Hacer, para no ser”, intende suscitare in chi osserva una riflessione sulla condizione umana mettendola in discussione all’interno di uno spazio concettuale e simbolico dominato da scultoree creazioni architettoniche dalla forte matericità, caratterizzate da forme inedite che invitano all’astrazione.

C. S. Nuñez propone infatti al visitatore di abbandonare i preconcetti lasciandosi cullare da uno stato di vulnerabilità nell’accettazione dell’alterità. Il titolo della mostra è inoltre un riferimento provocatorio all’atto del fare, dell’essere in azione come strumento per evitare il sentimento dell’esistenza. “Hacer, para no ser” si riscopre dunque un esercizio mentale e interpretativo, stimolato da sei pezzi tra sculture e dipinti realizzati per condurre e incoraggiare lo spettatore a intraprendere un viaggio interiore e immaginario.

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L’artista: C. S. Nuñez

Designer industriale e di interni messicano, crea oggetti e spazi con l’obiettivo di definire un’esperienza sensoriale e promuovere messaggi specifici per spettatori dallo sguardo attento. Il lavoro di Nuñez indaga la natura umana con la curiosità di scoprire le vestigia di culture ancestrali per trarne i collegamenti con l’era moderna.

ph. ©Alejandro Ramirez Orozco