Con 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati riapre le porte al pubblico il prossimo 25 novembre – a 11 anni dal sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012 – la Civica Pinacoteca di Cento il Guercino. Oltre agli splendidi lavori di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), detto il Guercino, lo spazio vanta anche artisti di pregio come Scarsellino, Guido Reni, Ludovico Carracci e Matteo Loves.
Confermandosi la sede museale con la concentrazione maggiore al mondo delle opere dell’artista seicentesco, tra cui capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre e La Madonna con Bambino benedicente, la Civica Pinacoteca di Cento, nel circondario di Ferrara, conclude così una riqualificazione durata circa due anni, commissionata allo studio bolognese Open Project.
Il percorso scientifico ed espositivo, a cura di Lorenzo Lorenzini ed Elena Bastelli dell’Ufficio Cultura del Comune di Cento, è studiato sui due livelli dell’edificio: al piano terra, con un criterio cronologico, si ricostruisce il tessuto storico e culturale della città in base alle opere qualitativamente più rilevanti del territorio. Il primo piano è invece dedicato interamente a Guercino e alla sua scuola, comprese le due ultime sale dedicate alla pittura di genere e al ritratto nel quale sono presenti significativi esempi della bottega. Questa peculiarità offrirà al visitatore la possibilità di percepire in un unico luogo l’evoluzione stilistica non solo del maestro, ma anche dei suoi allievi e collaboratori.
L’importanza di questa riapertura è stata sostenuta, oltre che dalla Regione Emilia Romagna, anche dal Comune di Bologna, che proprio in questi giorni sta celebrando il maestro della pittura barocca con diverse iniziative, non solo in città: dall’8 ottobre con il progetto espositivo “Guercino e i suoi allievi. Dalle “teste di carattere” ai ritratti” a cura di Silvia Battistini presso le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna; a seguire la mostra “Guercino nello studio” a cura di Barbara Ghelfi e di Raffaella Morselli dal 28 ottobre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna; e per concludere il 3 dicembre presso la Pinacoteca “Graziano Campanini” – “Le Scuole” di Pieve di Cento, inaugurerà una piccola mostra in cui sarà esposto uno dei cicli di affreschi di Casa Pannini sempre realizzati dal Guercino. A tutto questo si aggiungono una serie di percorsi permanenti (“itinerari”) curati da Bologna Welcome e dedicati alla riscoperta del maestro del barocco emiliano nel suo territorio.
In occasione della riapertura della Pinacoteca, Cento festeggerà con un ricco programma di iniziative a partire da venerdì 24 fino a domenica 26. Per citarne alcune: la proiezione del documentario di Giulia Giapponesi “Guercino. Uno su Cento”; numerosi concerti alla scoperta di luoghi legati alla vita e alle opere del Guercino; una giornata di studi curata dal Centro Studi Internazionale “Il Guercino”, che vedrà l’intervento dei maggiori studiosi internazionali del pittore; la rievocazione storica del mercato contadino seicentesco ispirato alla tela di Guercino “La Fiera sul Reno Vecchio”; laboratori didattici e tanto altro.
Con la riapertura della Civica Pinacoteca di Cento, anche il Centro Studi dedicato al Guercino trova finalmente la sua sede definitiva: all’interno dello stesso immobile che ospita i capolavori del maestro, infatti, troveranno spazio la biblioteca specializzata, l’archivio digitale e la sala di studio e conferenze, che saranno a disposizione di ricercatori, studiosi e studenti. Per celebrare il momento e condividere gli esiti e le prospettive delle ultime ricerche con il pubblico, il 26 novembre si terrà organizzato un’intensa giornata di studi, che vedrà il contributo di dodici relatori internazionali, tra i quali David Stone e David Ekserdjian, rappresentante della Sir Denis Mahon Foundation di Londra, che ricorderà l’impegno del grande studioso inglese per la valorizzazione del Guercino in Inghilterra.
ph. Roberto Serra_Getty Images