Si chiama Little Fun Palace la piccola roulotte di Office for a Human Theatre, studio di ricerca del regista teatrale e curatore Filippo Andreatta, che omaggia il leggendario Fun Palace, progetto dell’architetto Cedric Price e della regista teatrale Joan Littlewood che negli anni sessanta volevano realizzare un’università della strada, un laboratorio del divertimento. Dal 2 al 14 giugno prossimi, questo luogo di aggregazione portatile su quattro ruote ospiterà la Nomadic School di OHT interrogandosi su come lo spazio produce la realtà.
In particolare, sabato 8 giugno viene proposta una giornata di Public Programme: conversazioni, performance e reading session – condotte dai mentori della scuola e da ospiti come Rut Bernardi, Adriana Ghimp e Jack Slow – invitano il pubblico e i partecipanti alla Nomadic School a condividere un tempo denso di relazioni inedite con il paesaggio alpino, ospite e attore di Little Fun Palace.
La Nomadic School è un progetto di condivisione di diverse metodologie di apprendimento e di conoscenze dedicate alle arti performative in cui – attraverso workshop, esperimenti, incontri, camminate e micro performance – i partecipanti sono incoraggiati a confrontarsi con la natura circostante e a riconsiderare la propria posizione nello spazio scenico, andando oltre la distanza coltivata invece dalle istituzioni artistiche.
Questa edizione si tiene in Val Badia, Alto Adige / Südtirol, in fronte al Sas de Pütia, a 2.000 metri sul livello del mare. I 12 partecipanti di quest’anno campeggeranno presso Ütia de Pütia, completamente immersi nel panorama alpino dove vita e studio diventano un tutt’uno.
In ogni edizione della Nomadic School alcuni mentori, nel rispetto delle loro pratiche, affrontano il ruolo dello spazio e di come produce realtà. Per l’edizione 2024 sono stati coinvolti Lucia Pietroiusti (curatrice), Sarah Messerschmidt (ricercatrice – ex Nomadica), Stina Fors (performance artist, batterista e vocalist), Job Rietvelt (creative producer), Rosario Talevi (architetta e curatrice), Filippo Andreatta (artista e curatore), Michael Moling / Stefano Riba, SMACH (San Martino Constellation of Art, Culture and History), Industria Indipendente / Martina Ruggeri e Erika Z. Galli (drammaturghe), Giacomo Lorandi (ricercatore gastronomico e cuoco), Lilian Fraiji (curatrice indipendente e attivista), Michael Scerbo (performance maker – ex Nomadica), Herwing Prinot (paleontologo, Museum Ladin).
Fin dall’inizio, con Little Fun Palace, ospiti e pubblico si sono mescolati in una serie di eventi pensati per ambienti e contenuti diversi. Quest’apertura, questa capacità di accogliere l’incertezza di una molteplicità di micro-ecologie ha portato la roulotte a essere un’espansione della disciplina teatrale. E dal momento che il suo programma in continua evoluzione non permetteva di sviluppare un processo specifico che la rendesse a tutti gli effetti una scuola nomadica, per colmare questa lacuna la roulotte è diventata una cassa di risonanza della ricerca di OHT sul teatro e lo spazio scenico in relazione agli spazi naturali e urbani.
Little Fun Palace è un esperimento collettivo, in cui la roulotte si trasforma in scuola nomadica dove vita e studio non sono separati. La roulotte cambierà forma nel corso dei vari workshop, modificata in base alle necessità del programma culturale e alla sua posizione nel luogo in cui avverrà.
ph. Giacomo Bianco