Da meccanico nutrimento a materia di sperimentazione, il cibo volge lo sguardo a rappresentazioni sempre più sfaccettate in chiave esperienziale, riscoprendosi ora architettura ora strumento multisensoriale, moltiplicatore di piacere e convivialità.
Più stretta si fa inoltre la relazione con i suoi luoghi d’elezione, pensati per amplificare i sapori e cullare il palato, tra design avant-garde o ritorni a tradizionali bistrot.
Ogni piatto, come un quadro d’autore, non è avulso dal contesto in cui viene concepito, concretizzato e proposto, facendo anzi di questo la sua ideale cornice gourmet.