La “Fairy Boutique” secondo Tekla

tekla evelina severin

È un’atmosfera onirica quella che si respira all’interno della Fairy Boutique immaginata da Tekla Evelina Severin. Uno spazio vibrante e variopinto che sovverte il canone classico alla base degli ambienti retail a cui l’occhio è da troppo tempo avvezzo. Una provocazione cromatica e formale, espressa all’interno di una metratura limitata ma altamente seduttiva, che sprona alla considerazione di nuovi modi progettuali, freschi, liberi, a tratti fantastici.

Nella sognante ma calibrata visione della designer svedese, la convenzionalità di elementi espositivi tradizionali viene rivisitata con un sapiente gusto contemporaneo e la monotonia – anche letterale – rifuggita a favore di una grammatica dello stupore che mescola invitanti bidimensionalismi con complementi dall’estetica d’antan.

In un ritmato e scenografico avvicendarsi di quinte a sostituire le trite cabine prova, sinuosi pilastri a scandire le possibili aree funzionali, monoliti statuari al posto dei desk e graziosi living ad accompagnare l’attesa, il negozio pensato per l’oggi e per il domani sembra così prendere vita travolto, come per magia, da un vigore inedito, veicolato principalmente da un astuto uso del colore e della materia.

Il progetto, infatti, gioca e osa con il colour block attingendo al Novecento dei grandi couturier, delle avanguardie artistiche e del purismo pittorico in stile Jovinge. Lo fa, per di più, servendosi di uno dei materiali più versatili di sempre, la ceramica, portandola alla sua più ludica e fascinosa esasperazione. Scale dalla silhouette eterogenea, boiserie con motivo piastrellato, geometrie ipnotiche, porte ad arco con drappeggi: tutto concorre a plasmare un involucro immersivo, in bilico tra realismo e surrealismo.

VIS À VIS con Tekla

Da cosa trae ispirazione maggiormente?

Qualsiasi cosa può ispirarmi, niente e tutto al tempo stesso; può essere un oggetto d’arte o un semplice dettaglio, il modo in cui la luce del sole colpisce improvvisamente qualcosa di inaspettato. In realtà non cerco l’ispirazione, tutto avviene in modo molto naturale. Ma in generale: architettura post-modernista, motivi tessili, forme geometriche, teoria del colore, grafica e moda.

I suoi progetti si prestano molto alla condivisione sui social network. La loro estetica è particolarmente instagram-friendly. Caso o strategia?

Non scelgo le immagini affinché siano popolari su Instagram ma spesso capita che il post ottenga molte interazioni, credo che sia merito del colore, dato che è lo strumento di comunicazione più efficace che possiedo. Credo che sia uno dei motivi per cui “emergo” e le persone ne rimangono affascinate. Anche il mio background come fotografa aiuta ad avere occhio, per non parlare del mio perfezionismo per l’immagine, lavoro molto sulla post produzione.

Quindi è il colore l’elemento caratterizzante della sua filosofia progettuale?

Sì, il colore è alla base di tutto ciò che faccio, indipendentemente dal tipo di progetto o dal ruolo che ricopro, come interior designer, scenografa, direttore creativo, fotografa, stilista, product designer ecc. Semplicemente perché sono attirata dal grande potere che ha il colore; così forte, eppure sempre mutevole, mai assoluto, sempre relativo, a definirlo è ciò che gli si mette accanto. Sono semplicemente ossessionata dalla costante ricerca per trovare nuove combinazioni di colori.

Quali materiali predilige per le sue realizzazioni?

Onestamente mi piace progettare con la ceramica, una superficie che permette tante possibilità interpretative, in questo caso, con Färgblock ho giocato con blocchi di colore utilizzando un gres porcellanato lucido e pittura matt a contrasto per le pareti. Mi piace progettare utilizzando anche il terrazzo veneziano e lavorare con il vetro. Ho poi in cantiere alcuni progetti sul tessile che saranno pronti presto.

fargblock quintessenza ceramiche
Per la realizzazione del progetto, è stata utilizzata la collezione in gres ceramico Färgblock nata dall’incontro tra Tekla Evelina Severin e Ramona Macchi, Art Director e Co-fondatrice di Quintessenza Ceramiche