Appunti di un viaggio in Danimarca

Dai legni chiari e grezzi di un interior design sinceramente nordico ai muri vestiti di graffiti nelle vie della folle Fristaden Christiania, dai fasti del Castello di Frederiksborg affacciato sul lago Slotsø alla semplice bellezza delle scogliere bianche di Møns Klint tuffate nel Mar Baltico, da una passeggiata nei polmoni verdi di Frederiksberg all’iconico landmark di casette colorate di Nyhavn, l’antico porto di Copenaghen, e ancora, da un assaggio convulso di cibi disparati all’interno del Papirøen Street Food alle navi vichinghe di Roskilde.

Tutto, seppur testimone di diverse facce della stessa medaglia danese, rimanda all’atmosfera ordinata ma pungente, a tratti ermetica e autoconservatrice di una Danimarca multiforme, stretta attorno alla sua natura intoccata ma al contempo culla dell’home decor d’autore riconosciuto a livello internazionale.

Assaporata in lungo e in largo in un tour itinerante, non sono solo scatti quelli a rimanere stoccati in archivio, ma specialmente sensazioni e cieli nuvolosi che meglio non saprebbero incorniciare quello che sovrastano.