
Terra di contrasti e suggestioni, la California delle scogliere affacciate sul Pacifico, delle iconiche colline di Los Angeles e delle sperimentazioni architettoniche moderniste fa da sfondo a progetti d’interni che intrecciano stili e conquistano per eclettismo.
Pane per i denti di Electric Bowery, studio con sede a Venice Beach, che tra richiami alla Spanish Colonial Revival, influenze messicane e atmosfere mid-century, firma residenze e spazi ricettivi pulsanti, che incarnano il lato raffinato e profondamente contemporaneo del Golden State. Tre progetti emblematici – Pacific Palisades, Silver Lake Pool & Inn e Wrightcrest – ne raccontano la visione, rinnovando l’identità californiana con un linguaggio attuale e accattivante che strizza l’occhio al secolo scorso.
Pacific Palisades: ode al modernismo

Ci troviamo nell’elegante quartiere residenziale Pacific Palisades della City of Angels, all’interno di una casa completamente ripensata per esaltare il carattere mediterraneo preesistente, spogliandolo degli eccessi a favore di un’estetica più leggera e solare. Il linguaggio architettonico, radicato nel Colonial Spanish, viene arricchito da elementi ispirati alla passione dei proprietari per l’arte e la musica.
Gli archi e gli intonaci naturali che definiscono gli spazi creano una continuità visiva, interrotta da arredi scultorei e accenti cromatici audaci che ravvivano la palette terrosa dell’abitazione. Evidente è la ricerca dell’equilibrio tra tradizione e modernità, caratteristica che emerge anche nella selezione dell’illuminazione, un mix di pezzi vintage con creazioni su misura, come le lampade di Danny Kaplan Studio e le applique di In Common With.




Silver Lake Pool & Inn: un boutique hotel dall’anima bohemien

Situato nel cuore di Silver Lake, area simbolo della creatività losangelina e suo epicentro bohémien, il design del Silver Lake Pool & Inn è omaggio allo spirito multiforme della zona, tra influenze messicane e atmosfere rilassate da rifugio urbano. Ispirandosi all’architettura di Luis Barragán, Electric Bowery ha plasmato un ambiente che fonde linee pulite, materiali naturali e una vibrante palette di colori caldi.
Gli spazi comuni, immersi in terrazze verdi e cortili ombreggiati, offrono un’esperienza fluida tra interni ed esterni, grazie a finiture in stucco vintage e pavimentazioni in pietra locale. L’uso di piastrelle marocchine e italiane contribuisce a creare angoli intimi, mentre la luce naturale amplifica il clima accogliente.
Nelle camere, l’identità californiana si esprime attraverso dettagli artigianali: arredi in legno e pelle, comodini in terrazzo firmati Concrete Collaborative e una selezione di opere d’arte e fotografie, tra cui i lavori di Blockshop e Alexandra Berg. L’atmosfera è resa ancora più avvolgente dalla presenza di tappeti vintage, piante rigogliose e lampade ispirate agli anni ‘70. Un giardino di cactus e scultoree scalinate esterne trasformano poi l’hotel in un’oasi perfettamente integrata nel contesto del quartiere.





Wrightcrest: accenti artistici e connessione con l’esterno

Nel verde di Blair Hills, a pochi passi dal fermento di Culver City, Electric Bowery reinterpreta una classica ranch house degli anni ‘50 volgendola in un rifugio luminoso e accogliente per una coppia di committenti proveniente dal mondo delle start-up tecnologiche e appassionata collezionista d’arte.
Tonalità ariose e materiali dalle texture morbide forgiano una cornice sofisticata per opere e complementi, con la complicità di soffitti in legno di noce chiaro, pavimenti in cemento levigato e ampie aperture che enfatizzano la connessione con il paesaggio circostante. L’interior design si discosta dall’estetica puramente mid-century, introducendo dettagli su misura che aggiungono calore e profondità agli spazi. L’illuminazione è elemento chiave del progetto, con pezzi iconici di Lindsey Adelman, Apparatus e Rich Brilliant Willing.



